ristrutturazione enoteca

Per la ristrutturazione dell’enoteca “La Cantinetta” abbiamo seguito la filosofia di mantenere quanto più possibile ciò che già esisteva, valorizzando i materiali poveri adottati al tempo della costruzione, tipici della cultura contadina, dando loro nuovi significati, nuove logiche compositive attraverso le quali coniugare aspetti economici e sostenibilità ambientale, precisione e semplicità, definendo nuovi – forse “vecchi” – orizzonti progettuali che guardano alla limitatezza di mezzi con la dignità di una visione ampia, che affrontano le azioni di cambiamento con senso etico e responsabilità, avendo a cuore il rispetto dei materiali e il valore del risparmio.

La sfida è stata quella di rivoluzionare il tutto dando nuovo valore a ciò che era già presente. Nella logica del riutilizzo – le nonne dicevano che non si deve buttare nulla – per ogni materiale disponibile perché già presente in loco, è stato valutato il suo adattamento alla nuova soluzione: il soppalco di legno è stato riutilizzato nella zona della cassa, i grandi portoni in legno e alcune porte hanno solo traslocato di posizione, la tettoia esterna è stata sistemata, il tetto a capriate realizzato irregolarmente, a suo tempo, con il legno disponibile è stato solo rinfrescato, per la zona parcheggi è stato impiegato materiale di demolizione, dopo aver provveduto ad un buon isolamento delle pareti e del tetto per diminuire i consumi energetici del fabbricato, i vecchi coppi sono stati reimpiegati nella nuova copertura, integrata da pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica necessaria ai fabbisogni energetici dell’enoteca, compresi riscaldamento e raffrescamento. L’intero fabbricato è in questo senso autosufficiente.